La morte di Charles Xavier per mano di Ciclope ha contribuito al dilagarsi dell’odio verso i mutanti. Lo stesso Scott Summers si è proclamato portavoce della parola di Xavier ed è intenzionato a reclutare sempre più adepti per diffondere il proprio credo. Tutto questo, mentre il Teschio Rosso trafuga il corpo senza vita del telepate e si impadronisce dei suoi illimitati poteri. E gli Avengers che fanno? Niente, Cap ha deciso di affidare tutto alle sapienti mani di Havok; lui si che sa come risolvere questo casino. Stiamo messi bene..
Per fortuna che c’è Arcade con il suo nuovo Mondo Assassino a tenerci barzotti! L’ex villain sfigato ha rapito un gruppo di adolescenti superumani, obbligandoli ad uccidersi a vicenda per aver salva la vita. Intrighi, passioni, battaglie e improvvisi cambi di sesso, per una serie che spacca. Spacca proprio di brutto.
Uncanny Avengers #5 – Che la festa cominci
Un mese fa stavo festeggiando un nuovo inizio per questa testata, convinto che Remender, dopo una partenza impacciata e macchinosa, avesse finalmente dato il via alle danze e stesse per regalarci la serie che tutti speravamo. E invece no. Chi si aspettava nuovi sviluppi sulla trama principale, dopo il colpaccio di scena finale del mese scorso, rimarrà fortemente deluso: l’episodio #5 non regala emozioni e si limita ad aggiungere solo altri componenti ad un gruppo già pieno di inutili comparse.
Wonder Man, Wasp e Sole Ardente entrano a far parte degli X-Avengers di Alex Summers e, francamente, non saprei dire a chi sia andata peggio. Il gruppo non vince e non convince. Scarlet viene colta da improvvisi svenimenti pur non subendo mai neppure un colpo, Sole Ardente è il perfetto incrocio tra Rey Misterio e un Power Ranger, mentre Wonder Man sembra essersi convertito alla filosofia del Peace&Love.
Sole Ardente: “Cazzo Wonder Man, tuo fratello ci sta trapanando il deretano”
Wonder Man: “Non agitarti amico. Fai un paio di tiri da questo cannone e vedrai che l’universo ti sorriderà!”
Infruttuosi, inoltre, gli sforzi di Remender di far apparire Havok come un personaggio ganzo. Alex, totalmente privo di carisma, sembra più una macchietta uscita da un manga sh?nen. Gli manca solo la gocciolina di sudore che gli scende dalla fronte ed è pronto per far squadra con Crilin e Mr. Satan. Pessimo.
Come se non bastasse, la prosa utilizzata dall’autore torna in certi tratti ad essere noiosa e antiquata. Anche il primo passaggio, che per molti fan degli Uncanny X-Force poteva rappresentare un ottimo spunto di interesse, è reso soporifero dall’inutile incrocio tra dialoghi e didascalie. Unico profilo ben riuscito – a mio parere – è la caratterizzazione del personaggio di Rouge, combattuta tra la volontà di dare attuazione al sogno di Xavier e l’odio verso la maggior parte dei suoi compagni di squadra. Ben fatto, ma decisamente troppo, troppo poco.
Ci pensano i disegni di Coipel a tirarci su il morale. Il disegnatore ci regala finalmente un episodio disegnato come si deve, specialmente sotto il profilo espressivo. Difficile rimpiangere le tavole di Cassaday, che mai era riuscito, nei precedenti quattro episodi, a mantenere degli standard che potessero definirsi sufficienti. Ovviamente, dal prossimo episodio ci saluta anche Coipel (era troppo bello per essere vero), ma arriva il talentuoso Daniel Acuna. Della serie: la speranza è l’ultima a morire.
Avengers Arena #9 – Il Gioco Continua
A partire da questo mese, la testata Uncanny Avengers ospiterà solo un episodio di Avengers Arena e non più due. Al posto del secondo capitolo mensile di AA, già in questo numero 5 troviamo gli esaltanti team-up di A+X: una serie di brevi collaborazioni tra membri (mai termine fu più azzeccato) dei Vendicatori e degli X-Men. Ne sentivamo il bisogno? Direi proprio di no.
Nel frattempo, a Mondo Assassino, il nostro gruppo di giovani superumani continua la battaglia per la sopravvivenza. A seguito della decapitazione di Kid Briton per mano di Anachronism, sembra che il tempo delle chiacchiere e della conoscenza sia terminato; e tra i ragazzi infuriano, uno dietro l’altro, una serie interminabile di scontri. Proprio nel corso di uno di questi, Katy si trasforma improvvisamente in un tizio di nome Tim, ingenerando così i sospetti di tutto il gruppo. La storia di questi due personaggi regge questo nono episodio della serie e rappresenta l’ennesimo esempio di eccezionale caratterizzazione operata da Hopeless sui suoi personaggi. Quello che – in astratto – poteva rappresentare un limite per questa serie (personaggi tutti pressoché sconosciuti), diventa uno dei punti di forza assoluti. Hopeless definisce perfettamente ogni protagonista, in modo che il lettore ne colga ogni caratteristica durante lo sviluppo narrativo. Le interazioni tra i personaggi appaiono naturali e spontanee, pur rispondendo sempre alle esigenze della trama principale. I disegni di Kev Walker sono come sempre eccellenti; e le sue tavole sono egregiamente completate dai colori di Jean-Francois Beaulieu che donano puntualmente al racconto le giuste atmosfere.
In questi ultimi giorni è rimbalzata dagli USA la notizia dell’imminente finale della serie. Ci sta, visto anche l’originale configurazione della trama. Mi auguro soltanto che esperimenti di questo tipo si ripetano sempre con maggiore frequenza.
A+X #5 e #6 – Capitan Marvel + Wolverine / Loki e Sinistro
Proprio non comprendo il senso di queste due storie imbarazzanti. Il livello di questo mensile si abbassa ulteriormente; e, va da sé, che con la conclusione di AA termineranno anche le residue ragioni che giustificano l’acquisto di UA. Al mese prossimo.
Leave a Comment