Batman è il più grande detective del mondo, può percepire minimi sbalzi d’umore e capire la psicologia del soggetto che ha davanti semplicemente guardando le sue pupille. Nel corso degli anni abbiamo sempre avuto difficoltà a stilare un vero e proprio profilo psicologico del Joker e Batman, a inizio albo, dubita addirittura della sua natura umana, arrivando a convincersi che sia un uomo fatto di carne, che si nutre, dorme e respira. E’ difficile pensare lo stesso di un essere come Joker, ma altrettanto facile dirsi che lui è così, è la sua natura. C’è qualcosa di diverso in lui, qualcosa di incomprensibile alla natura umana. Tralasciando la versione che ogni autore da del personaggio, si è addirittura arrivati alla conclusione che Joker finga di essere quello che è, ma questa è un’altra storia.
Nel numero 16 del mensile dedicato a Batman, il Cavaliere Oscuro è impreparato di fronte al classico piano “alla Joker”, dove tutto e niente diventa possibile. La terribile rivelazione dello scorso albo potrebbe sconvolgere non poco lo status quo della Bat-family: Joker conosce le vere identità di Batman, Nightwing, Batgirl, Robin, Red Hood e Damian. Bruce non crede che Joker sappia realmente chi sia ma crede abbia solo delle teorie a suo favore. Strane coincidenze, come l’attacco a James Gordon o il rilascio improvviso di un nemico personale di Dick, però, fanno credere che Joker abbia preso di mira non gli eroi, ma le persone che si celano dietro le maschere.
I seguaci di Bruce vengono tenuti all’oscuro della possibilità che Joker conosca i loro veri nomi e nella Bat-family si crea un clima di tensione. Ed inoltre c’è qualcosa che Bruce non ha detto ai suoi comprimari, qualcosa che ha tenuto nascosto per molto tempo: dopo il secondo scontro con Joker, ai tempi, Bats tornò nella sua caverna e trovò una carta del Jolly. Batman pensa che si sia attaccata allo scafo che aveva utilizzato per rientrare ed è convinto della sua versione, mentre gli altri hanno paura che Joker per anni sia riuscito a girare indisturbato per la Bat-caverna.
Bruce mi ha dato l’idea di un uomo che vuole auto-convincersi della sua versione dei fatti, escludendo a priori che Joker conosca davvero le loro identità segrete e che il principe del crimine abbia rapito Alfred solo perché collegato a Bruce Wayne che, a sua volta, è collegato alla Batman Incorporated. La questione “Sa o non sa?” resterà inconclusa fino ai prossimi numeri e ammetto di essere spaventato dall’idea che Joker sappia realmente chi è Batman. Questo porterebbe non poche magagne all’Uomo Pipistrello e chissà se la DC avrà il coraggio di realizzare davvero una cosa simile.
La paura che la saga possa concludersi in modo un po’ banale (come La Corte dei Gufi) è alta, specie se consideriamo che questa saga è iniziata e continua col botto. Scott Snyder sviluppa bene la trama e lascia piccole domande che, speriamo, troveranno risposta a fine saga.
Su Capullo non penso ci sia nemmeno bisogno di dire quanto diamine sia bravo. Greg è, probabilmente, uno dei migliori artisti attualmente in forza alla DC. Tavole cinematografiche, coinvolgenti, con un tratto che più fumettoso di questo si muore e un Joker terrificante. Spero rimanga il più a lungo possibile su questa testata, se lo merita.
Batman 16 aggiunge altra carne al fuoco per quella che sembra essere una delle saghe più interessanti dell’anno nonché una delle testate più belle da seguire in ambito DC. Disegni da urlo, sensazione di angoscia e disagio con un Joker più fuori che mai. Cosa volete di più?
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