Dopo la stratosferica delusione dell’impalpabile e sconclusionato X-Men Le Origini: Wolverine di Gavin Hood (dove, oltre a Logan, mi hanno sminchiato Sabretooth, Deadpool e pure Gambit) mi sono avvicinato al nuovo cinefumetto dedicato a Logan con la prudenza di un artificiere ad un ordigno e, sorpresa delle sorprese, Wolverine: l’Immortale mi è piaciuto!
– SACRILEGIO! E’ un film bruttissimo! Frank Miller si sta rivoltando nella tomba: hanno stravolto il suo fumetto!!! –
Allora. Punto primo: Frank Miller è vivo e vegeto. Punto secondo: il famoso fumetto di cui parli era sceneggiato da Chris Claremont e co-sceneggiato da Miller che, della miniserie, era il DISEGNATORE. E poi alcuni elementi, come il coinvolgimeto di Viper e Silver Samurai, sono ripresi da Uncanny X-Men #172-173, albi in cui Miller non figura neanche come disegnatore. Dunque ti domando, caro fan: tu l’hai letto il fumetto in questione o fai paragoni per sentito dire?
– Faccio paragoni per sentito dire. –
Torniamo al film. Ispirato alle storiche vicende giappo che hanno profondamente segnato la mitologia di Logan, Wolverine L’Immortale, ha avuto una produzione abbastanza tribolata.
L’annuncio di un sequel del penoso Wolverine del 2009 arriva pochi giorni dopo l’uscita della pellicola nelle sale. Gavin Hood, sapendo di avere partorito un cagatone epico, concluse il film con un proiettile conficcato nella testa di Logan con successiva amnesia del protagonista (la stessa amnesia che il 99,9% degli spettatori si è augurata dopo la visione), un gesto caritatevole che ha liberato il programmato sequel dal continuare sul pessimo solco tracciato.
Inizialmente Robin Gavin Hood fu inspiegabilmente scelto dalla produzione per dirigere anche il sequel. Successivamente rinsavita, la Fox revocò il mandato trovando un accordo con Darren Aronofski. Ma il terremoto in Giappone portò prima un ritardo nella produzione del film e poi anche l’abbandono da parte dello stesso Aronofski. Arriva così James Mangold, già regista di Walk The Line e Quel Treno per Yuma.
Il film mostra quello che Claremont e Miller avevano immaginato per il loro Wolverine, un samurai fallito, un ronin (incazzato) alla ricerca dell’onore, sperduto in una terra per lui aliena come il Giappone. In questo suo percorso di maturazione Logan, troverà un nuovo amore, Mariko, e una nuova compagnetta di schiaffoni, Yukio che, così come Viper, viene dotata rispetto alla controparte cartacea di poteri mutanti.
– Ecco, ecco! Un altro SACRILEGIO! Dopo Galactus ed il Mandarino, questi maledetti di Hollywood hanno snaturato anche Viper!!! –
Ma chi se ne sbatte? Viper è un personaggio di serie C nei fumetti. Anzi, con quella linguetta biforcuta l’hanno resa più interessante.
Per aggiungere una spruzzatina di pathos al drammone di Logan, questo viene privato del suo fattore di rigenerazione.
– AAAAAAHHHHHH! Buco nella sceneggiatura! ERRORE IMPERDONABILE!!! Senza fattore rigenerante Logan morirebbe intossicato dall’adamantio nelle sue ossa! Nel realistico Batman di Nolan, una cosa simile non sarebbe mai potuta accadere! –
E a te chi l’ha detto che l’adamantio non è biocompatibile? Mia nonna vive felice con una protesi d’anca in titanio (pur non facendo parte degli X-Men). Perchè un supereroe di un film/fumetto non può avere le ossa rivestite di un metallo la cui lega, peraltro, non esiste nella realtà?
E poi c’è Hugh Jackman che, come interprete di Logan, è semplicemente perfetto.
– Ma che dici? E’ troppo alto non lo vedi? Wolverine DEVE essere basso. Bassissimo! Capisci? –
Si, capisco. Ma non trovo sia un aspetto così fondamentale. Downey Jr/Stark e Jackman/Logan rappresentano le due più riuscite incarnazioni di celluloide di supereroi Marvel. E, nel caso di Wolverine, va dato merito a chi, nell’ormai lontano 2000, fece i casting per il primo X-Men di Bryan Singer: Wolverine, Ciclope, Xavier e Jean hanno trovato interpreti efficaci e funzionali alle loro controparti cartacee (invece Halle Berry nel ruolo di Tempesta non mi ha mai convinto troppo).
Insomma, nel complesso ho trovato The Wolverine godibile e divertente
– Per me è noioso! –
Non sono d’accordo, anzi le scene d’azione (che, tra l’altro, sono girate in maniera efficacissima) sono ben bilanciate rispetto alle parti più “introspettive”.
– Ma ci sono buchi nella sceneggiatura! –
Non è vero neanche questo, la sceneggiatura è pulita e lineare.
– E poi ci sono pochi ninja! –
Io ne ho visti una cinquantina se non di più.
– Ma il film non rispecchia quello che si vede nel trailer! –
Ed eccolo qua l’immancabile cavallo di battaglia del fan-nerdone-integralista-insoddisfatto: il film che non rispecchia quello che si vede nel trailer. Storiella tristemente e ripetutamente già sentita con Iron Man 3 e Man of Steel.
Certo, qualcosa non è piaciuto neanche a me.
C’è, ad esempio, un tale Harada, una specie di Arrow in versione giappo, un cazzo confuso che cambia schieramento senza criterio ogni 5 minuti.
E poi c’è Jean Grey che compare continuamente in sogno a Logan, un gatto attaccato ai maroni con l’hobby della iettatura. Ogni volta che il nostro protagonista ha un contatto carnale con chiccessia, ecco che Jean si materializza sparando frasi tipo: “Ogni donna che trombi muore“, “Mariko ha la gonorrea” e via così. Ci sono gli estremi per il reato di stalking.
Altro aspetto migliorabile è l’ambientazione. Il Giappone presentato è un po’ troppo stereotipato: la cena con le bacchette, il ridente paesino in riva al lago col carretino della frutta, il treno superveloce, i ninja, ecc.
Infine, una cosa non mi va proprio giù: Logan è uno sbruffone, violento e strafottente e (alleluja) ogni tanto gli scappa pure qualche colpo di “coglione” o “stronzo” (cosa che nei puritani film Marvel Studios, vado a memoria, credo non sia mai successa) ma avrei gradito anche qualche bell’omicidio a sangue freddo. C’è un momento in cui vieni illuso che sia successo… e invece no: il tipo che lui butta dal balcone finisce in piscina. La morte è risevata a comparse senza nome ed ai villains principali (come al solito). Ma, ahinoi, per evitare il vietato ai minori si fa questo e altro.
In estrema sintesi, per me Wolverine: L’Immortale è promosso. Un bel filmazzo col supereroe dove c’è il drammone, lo schiaffone ed il rispetto per la controparte cartacea.
E poi c’è la scena dopo i titoli di coda che è una figata…
Leave a Comment