TWR la (psico)analisi di Hannibal stagione 1

Dopo la delusione del tanto strombazzato The Following, il genere thriller era in cerca di riscatto televisivo e Bryan Fuller col suo Hannibal ha ottenuto la rivincita.
Ma sei scemo? The Following è bellissimo: c’è Kevin Bacon con quella sua espressione che è sempre la stessa perchè l’hanno scongelato da poco dal surgelatore, ci sono i followers/serial killer di Joe Carroll che vivono tutti assieme nel villone e la sera programmano omicidi tra una partita a biliardo ed un daiquiri frozen, ci sono un sacco di omicidi e colpi di scena in continuazione… che poi sono tutti followers…pure lo sceriffo… pure la vicesceriffa… pure il postino, il lattaio ed il punkabbestia… forse hai ragione tu: The Following non era granchè.
Appunto.

The Following, che sarebbe più opportuno chiamare The Borrowing (ovvero “quello che prende in prestito”), è una serie che mixa (male) molti clichè del genere “thiller col serial killer” e, soprattutto, ha un plot che ricorda paurosamente quello di Red Dragon, di Thomas Harris (come vi dissi qualche mese fa qui), romanzo a cui l’Hannibal di Fuller è invece dichiaratamente ispirato.
Red Dragon (prequel de Il Silenzio degli Innocenti), è la storia di Will Graham, ex-agente dell’FBI ritiratosi dopo l’arresto del serial killer nonché stimato psichiatra Hannibal Lecter. Ma l’FBI, vista la capacità di Will di immedesimarsi negli assassini comprendendone la psicologia, chiede il suo aiuto per catturare un nuovo pericoloso killer: il Lupo Mannaro. 
La serie TV Hannibal è, a sua volta, un prequel di Red Dragon
Dunque è un “pre-prequel” de Il Silenzio degli Innocenti?
Esatto, e racconta le indagini del tormentato Will Graham  insieme allo psichiatra ed “amico” Hannibal Lecter.

I punti di forza della serie sono numerosi: ottime regie, omicidi aberranti e spettacolari (memorabile l’episodio 2, volete dei funghi?), atmosfere cupe ed immagini disturbanti che ricordano il Seven di Fincher rendendo Baltimora (principale location della serie) opprimente e claustrofobica.
A questo va aggiunto un ottimo cast in cui spicca il danese Mads Mikkelsen. Funziona, infatti, la scelta della produzione di non cercare un interprete che scimmiottasse il leggendario dottor Lecter di Anthony Hopkins (che, per quei pochissimi che non lo sapessero, ha vinto l’Oscar proprio per Il Silenzio degli Innocenti) e Mikkelsen è un Hannibal del tutto inedito, algido e impeccabile con quella sua faccia da attore porno amatoriale polacco
Scusa, ma tu cosa ne sai che faccia hanno i pornoattori amatoriali in Polonia?
Ok, andiamo avanti. Dicevo in sintesi che Mikkelsen è perfetto nel ruolo del dottor Lecter, psichiatra con l’hobby della cucina vegana cannibale, insomma in un programma di Gordon Ramsay spaccherebbe culi.

Ma sei scemo? Mi hai spoilerato che Hannibal si cucina le vittime! –
Beh, se non lo sapevi non meriti di stare al mondo, vatti a guardare Da Vinci’s Demons che fa sicuramente al caso tuo!
Piccola curiosità a sfondo “culinario”: le puntate hanno tutte titoli in francese con chiaro richiamo enogastronomico, si inizia con l’episodio 1 dal titolo Aperitif.

Se l’interpretazione di Mikkelsen è ottima, altrettanto lo è quella di Hugh Dancy, l’agente speciale Will Graham che entra nella testa dei serial killer manco fosse un criminologo ospite di Quarto Grado con Salvo Sottile. Anche Dancy raccoglie un’eredità pesante, infatti Will Graham è stato precedentemente interpretato al cinema da William Petersen (meglio noto come Gil Grissom) ed Edward Norton.

Oltre ai due protagonisti troviamo il prezzemolino Lawrence Fishburne nei panni di Jack Crawford, il capo di Will, e, appena ripescata dalla soffitta dei ricordi, Gillian Anderson l’agente Scully di X-Files con quella sua espressione che è sempre la stessa nei secoli dei secoli.

Poi è chiaro, non siamo di fronte alla perfezione, andando avanti c’è qualche forzatura (ci sono più serial killer a Baltimora che casi umani in una stagione di Pomeriggio5) ma comunque la season 1 si chiude alla grande ed il bilancio complessivo è ottimo.

La serie è piaciuta a pubblico e critica e, fortunatamente, è stata rinnovata per una seconda stagione. Fuller, se gli ascolti (e la NBC) lo supporteranno, ha pianificato 7 stagioni: tre di materiale inedito, nella 4a ha intenzione di sviluppare Red Dragon, nella 5a Il Silenzio degli Innocenti, nella 6a Hannibal per chiudere con uno story-arc inedito nella stagione sette.
Progetto ambizioso ma se la qualità dovesse manenersi questa c’è da augurarsi che venga portato a termine.

Alla prossima amici di The Walking Rec e… Bon Appetit!

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