Noein: 03

Allora. Tre sono principalmente i motivi che mi spingono ad esibire il buon vecchio pollice all’insù tirando le somme dopo aver letto Noein 03.
Prima di tutto una semplice puntualizzazione, se così vogliamo definirla: di Noein 03 va tenuto in buon conto la sua natura d’autoproduzione. Si badi, nello scrivere questo non sto cercando la facile assoluzione di quei difetti che pur si possono intravedere qua e là nelle pagine della rivista. No, tenere in considerazione la natura autoprodotta di Noein 03 serve per segnalare fin da subito la natura particolare del progetto. Progetto portato avanti con brillante coesione dal gruppo Nachtbummler e da Cyrano comics. I primi, il gruppo Nachtbummler, come autori veri e propri della rivista dimostrano di essere in grado di proporre un opera editorialmente solida, di più se si tiene conto la fin qui rispettata cadenza annuale delle uscite. Il tutto senza cadere nella trappola dello spillatino d’una manciata di pagine o la raccolta di qualche web comics spinto a forza fuori dallo schermo colorato di internet. La seconda, Cyrano comics, come associazione culturale che negli ultimi anni ha saputo sbozzar le proprie iniziali asperità arrivando a proporre con buona costanza titoli originali autoprodotti senza la stampella dei grandi numeri. Noein, certo ma pure le altre pubblicazioni Cyrano comics dimostrano un’ottima vitalità e la volontà forte di puntare sempre a un miglioramento che i maligni potranno definire lento ma che è semplicemente costante.

Fin qui, dicevo, ho espresso il primo dei tre motivi che fanno meritare il voto positivo di chi scrive a Noein 03. Ora, il secondo. Ovvero la follia di proporre una rivista, anzi, direi un’antologia che non cerca di varcare i comodi mari del “facciamolo strano” tanto in voga in chi s’affaccia arrabbiato al mondo dei fumetti.
Al contrario, in Noein non è difficile identificare su tutto una fortissima componente estetica derivante dal fumetto popolare di scuola giapponese e la scelta, in un mondo di graphic novel che se la tirano è notevole se poi questa grafica, diciamo, finemente pop va a innervarsi su una struttura che i critici prezzolati potrebbero definire d’autore.

Mari burrascosi, dunque, per quegli autori che cercano nel genere già ben codificato da mille e più sfruttamenti, una via d’uscita, una soluzione inedita. Che sia un piano sequenza lungo cinquanta pagine, sensi di lettura incrociati o macro scene da quaranta e passa. E qui pure si giunge all’altro elemento che è impossibile ignorare sfogliando le pagine di Noein 03, ovvero la principale vocazione visiva, cinematografica azzarderei se non fosse che pure in questa mia constatazione noto amplie influenze dal mondo della moda, della fotografia, dell’arte tutta e, chiudendo il cerchio, al cinema d’animazione. Pure la suggestione musicale più volte citata, urlata o solo accennata rientra in questa montaggio visivo che tanto sa di cinema su carta e che in questo tenta la sua via di scardinamento dell’immagine superficialmente pop.

Certo, il rischio è di apparire come lavoro pretenzioso, cheap per alcuni, ma, signori, chi scrive si chiede se è preferibile sfracellarsi tentando la scalata di un vertiginoso picco montano o spaccarsi l’osso del collo scivolando da una sedia minimale di plastica Ikea. Io sono per la prima ipotesi.

Infine, il terzo punto cui accennavo all’inizio di questo mio breve scritto critico. Noein 03 è appunto il quarto capitolo di questa scommessa con il lettore. Quarto partendo a contare dal numero 00, eh. Scommessa che via via comincia a mostrarsi più coesa di quel che si poteva sospettare alla lettura del primo tomo laddove alcune suggestioni appena erano solleticate allo spettatore attento. Alcuni legami tra le varie storie presentate, dei personaggi ricorrenti, una sorta di filo rosso che pare voler condurre a qualcosa che non oso prevedere ben tangibile ma, al contrario, immagino sarà sopra le righe, estemporaneo, che farà magari sbuffare più d’uno sulla sensazione d’un nulla di fatto ma che invece agli attenti saprà donare sottile appagamento.

Insomma, ecco qua i miei tre motivi che sopra a tutto riescono a promuovere la lettura di Noein 03 al di là dei difetti (non sempre la parte scritta e visiva ben combaciano) o dei pregi più tattili (la cura grafica dell’intero volume sempre ben architettata). Buona lettura.

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