FLCL – Furi Kuri

Dai due studi d’animazione giapponese GAINAX e Production I.G. (la prima famosa soprattutto per Neon Genesis Evangelion e la seconda per Ghost in the shell), nel 2000, vengono realizzati sei OAV che si racchiudono sotto il titolo di FLCL (Furi Kuri).

FLCL è stato realizzato con lo scopo di fondere le nuove tecnologie nel campo della “Computer Grafica” a quelle tradizionali del disegno a mano, dando vita a un opera che, per gli amanti del disegno orientale, è una vera delizia per gli occhi.

I protagonisti…

A partecipare a questo progetto (molto Furi Kuri) sono: Y?ji Enokido, per la sceneggiatura, lo troviamo in anime come: Neon Genesis Evangelion, Sailor Moon e Diebuster; Yoshiyuki Sadamoto, per la grafica e disegno, lo si ricorda per lo storico contributo, che tutt’ora continua a dare con il Rebuild, sulla serie e sui film di Neon Genesis Evangelion, nonché nel film d’animazione La ragazza che saltava nel tempoSummer Wars, ma anche nell’anime Nadia e il mistero della pietra azzurra; mentre a gestire l’intero soundtrack è il gruppo rock alternativo The Pillows.

Proprio con questo cast ed il sostegno dei due studi d’animazione sopracitati, viene partorito l’esperimento del nuovo millennio, un anime, forse, epocale, sotto alcuni punti di vista, per il suo modo di raccontare una storia con canoni, certamente, non convenzionali e per la grandissima accuratezza nell’elaborazioni delle immagini.

Le immagini…

Sadamoto è sempre stato uno dei miei disegnatori preferiti; il suo tratto è unico e soprattutto si è saputo evolvere assieme all’evolversi della società. Ottenne già un premio per La ragazza che saltava nel tempo e su Neon Genesis Evangelion, svolse (e svolge) un lavoro egregio. Sa passare da un disegno abbastanza realistico (pur rimanendo nell’ambito giapponese) a disegni più lontani da questo concetto.
Il suo tratto appare deciso ed ultimamente ha fatto grandi lavori sul movimento dell’immagine, rendendolo sempre più fluido e accurato.

In FLCL, poi, adotta ogni tipo di animazione possibile, un po’ come accade nell’altro prodotto della GAINAX Abenobashi – Quartiere commerciale di magia, tutto per ricoprire i vari spazi emotivi che la sceneggiatura offre, spaziando dal comico, all’epico, al quotidiano, al romantico e non disdice (Sadamoto) di includere anche stili che non gli appartengono, per esempio lo stile grafico del cartone animato satirico South Park, che compare per qualche momento in una puntata.
Si passa dal disegno “puchi” ad immagini fisse sulla città o sui personaggi con colorazioni che ricordano molto quelle di un quadro.
Insomma, Sadamoto, in FLCL, ha fatto il Furi Kuri a modo suo, divertendosi a sperimentare, pur restando sempre nella sua grazia stilistica che l’ha reso famoso ed ha reso famose le opere da lui disegnate.

La storia…

Essendo un lavoro del tutto sperimentale, anche Enokido si scatena sulla trama, creando personaggi assurdi, collocati in una città assurda, dove accadono cose assurde o… anzi, parafrasando il protagonista di nome Naota, che viene continuamente coinvolto in assurdità: «Non succede nulla di straordinario, accadono solo cose scontate.». Nel confronto fra ciò che accade e ciò che Naota dice, si percepisce ancora di più la stranezza di quest’anime che, volendo potrebbe essere analizzato molto a fondo, per poi scoprire che così tanto assurdo, poi, non è.
Inoltre il linguaggio è molto giovanile, con numerose terminologie inglesi.
E anche Enokido si è divertito a fare il Furi Kuri.

INIZIO SPOILER

Haruko, la coprotagonista dell’OAV, investe il protagonista Naota con la sua Vespa gialla e dopo averlo salvato con la respirazione bocca a bocca (o un bacio, si lascia intendere alla malizia dello spettatore) lo colpisce violentemente in fronte con il suo basso elettrico.

Dalla fronte di Naota spunta un corno che subito sigilla sotto un cerotto, ma appena Haruko lo viene a sapere, è così interessata a quel fenomeno che si fa assumere dal padre del ragazzo, come domestica della casa e, infatti, facendo delle radiografie al cervello di Naota, ne constata che esso non c’è più e al suo posto c’è un buco nero.

Dai differenti processi cerebrali dei due emisferi, si possono richiamare oggetti e creature di qualunque genere, da ogni parte dell’universo e Naota, ora, ha questa dote.

Inizialmente esce un robot (chiamato successivamente Canti), con la testa di un televisore e con una dote molto particolare: assorbendo Naota dentro se, aumenta la sua energia e può trasformarsi in un cannone micidiale.

Puntata dopo puntata, mentre attorno ai due protagonisti della storia, si svolgono le vicende di Mamimi, l’ex fidanzata del fratello di Naota, ora partito per l’America cercando successo nel baseball, oppure dei suoi compagni di classe, dalla mente di Naota fuoriescono creature sempre diverse, proprio quando la puntata arriva al suo momento topico, al climax più alto. Questa capacità viene chiamata N.O. ed è quella precedentemente spiegata, per cui si possono evocare oggetti da qualsiasi punto dell’universo; ma a differenza di Canti (robot così gentile da abbassarsi a ruolo di tutto fare nella famiglia di Naota), tutti gli altri mostri tentano di ucciderlo e sono ingovernabili.

Nella cittadina di Mabase, dove si svolge tutta la vicenda, si era da poco stabilita una fabbrica a forma di ferro da stiro, che produceva robot per assistenza medica, ma in realtà lo scopo della Medical Mechanica (nome della fabbrica) è quello di sottomettere vari pianeti dell’universo sotto il proprio volere e per fare ciò, per aumentare il loro potere, avevano catturato il “Re dei pirati” di nome Atomsk (un altro personaggio molto strano, che, alla fine, viene presentato sottoforma di aquila infuocata), il quale aveva un N.O. così enorme da permettergli di rubare interi pianeti.
Haruko, compagna d’avventure e sventure di Naota, è arrivata sulla terra perché innamorata del Re dei pirati e del suo potere e deve tentare di liberarlo dalla Medical Mechanica, tramite l’aiuto di Naota che ha un N.O. notevolmente forte.

In un susseguirsi di piccoli scontri, entra anche in gioco l’immigrazione interstellare, guidata da Amarao, il quale compito consiste nel far restare i terrestri all’oscuro dell’esistenza di alieni, guida il traffico interstellare, deve cercare di evitare che la Medical Mechanica distrugga la Terra e che, Haruko, non faccia sciocchezze che possano interferire con il suo lavoro.

Purtroppo ciò accade e dopo aver sconfitto i vari esseri più o meno antropomorfi, sbucati dalla testa di Naota, con un suo micidiale basso Rickenbacker, si getta nella battaglia finale cui Naota parteciperà con la sua chitarra elettrica, prima assorbendo (involontariamente) il potere di Atomsk e quindi, contrastando Haruko. Infine il potere del Re dei pirati lascia il corpo del giovane e vola via nell’universo; intanto la Medical Mechanica viene sconfitta e, sul finale, Haruko salta in sella alla sua Vespa e vola via per tentare nuovamente di impossessarsi di Atomsk.

L’ultimo OAV si chiude con Naota che va alle medie ed ha ripreso tranquillamente la sua vita, finché, nella sua stanza, lì dove aveva conservato il basso di Haruko, su quest’ultimo viene suonata una nota, lasciando lo spettatore nel dubbio su di un ritorno di Haruko.

FINE SPOILER

 

I personaggi…

I personaggi di FLCL, ad una prima visione, potrebbero apparire incomprensibili, fuori di testa, oppure semplici macchiette, ma ad uno spettatore attento subito verrà chiaro che dietro quel velo di follia che li attornia, c’è molto di più, c’è quell’elemento profondamente psicologico e serio che la GAINAX ha da sempre saputo dare a tutti i suoi personaggi. E’ un po’ come accade in Abebobashi, serie animata che inizia facendo credere a tutti che ci sia una trama totalmente felice, assurda, Furi Kuri e parodistica, mentre nelle ultime puntate prende una deviazione verso un’esperienza che lascerà persino commossi i più “deboli” di cuore.

A differenza di Abenobashi, FLCL, non ha questa virata, ma mantiene la parte profonda di se in ogni puntata, astutamente miscelata con la follia delle immagini e degli avvenimenti assurdi, per cui si lascia credere allo spettatore che “non ci sia nulla di straordinario come profilo psicologico, ma accadono solo cose comiche” (ber riparafrasare Naota).

Furi Kuri…

L’avete sentita più volte all’interno della mia recensione e, forse, vi sarete domandati: «Ma cosa vuol dire!?» bene…non credo abbia nessuna traduzione!

E’ un termine che i protagonisti accostano a varie cose e ripetono spesso non capendone mai il vero significato. Anche se molte volte lo si associa a rapporti sessuali, si desume che sia anche un modo per definire un qualcosa di strambo o folle, tant’è la traslitterazione inglese “Fooly Cooly” che ricorda (per il Fool) qualcosa inerente alla pazzia, all’essere strambo, come d’altronde è l’intera serie.

Quindi, rileggete le parti in cui l’ho inserito e dategli il significato più appropriato.

 

Aneddoti e curiosità…un po’ alla wikipedia!

– Medical Mechanica: in italiano viene pronunciata “Meccanica”, in realtà sarebbe Mecha + nica, creando il gioco di parole fra la parola che indica i robottoni delle serie animate giapponesi (come Mazinga Z) e la parola “Meccanica” perché costruisce robot; ma pronunciare Mechanica era abbastanza brutto.

– Atomsk soprannominato il Re dei pirati, che sia una citazione a One Piece?

– Il nome del basso di Haruko è il nome di una grande marca di bassi elettrici scelti da musicisti come: Roger Glover, Geddy Lee, Mike Rutherford ecc. ; mentre la chitarra elettrica di Naota è una Flying V della Gibson.

– Come in molti altri anime (vedi Lupin III con la sua 500, o City Hunter con la Mini), anche qui i protagonisti utilizzano macchine europee ed in particolar modo due veicoli prettamente italiani: la Vespa e la 126.

– Il doppiatore di Miyu Miyu (un gatto) è Hideaki Anno, che, a quanto pare, ha voluto contribuire in modo più occulto alla serie. (Fonte: Wikipedia)

– Come in quasi tutti i lavori della GAINAX c’è una scena in cui il protagonista beve una lattina di UCC, una bevanda giapponese diventata famosa proprio tramite gli anime, specialmente grazie a testimonial come i personaggi di Neon Genesis Evangelion.

– Il potere del N.O. spesso viene accomunato alle doti virili dei personaggi. D’altronde l’intero OAV è pieno di riferimenti sessuali.

– L’assurdità, forse tutta per l’animazione giapponese, che un ragazzino delle elementari come Naota già provi attrazione fisica nei confronti di ragazze più grandi di lui e finisca (anche se non esplicitamente) a fare Furi Kuri con Haruko e Mamimi.

– Le sopracciglia enormi di Amarao, sono in realtà due alghe scansionate al pc. (Fonte: Wikipedia)

– All’interno dell’opera ci sono vari riferimenti ad altri cartoni animati/anime, fra cui: South Park, Lupin III e Daicon IV. Non è un qualcosa di inusuale per la GAINAX inserire citazioni, dato che tutti i loro lavori (o quasi) ne sono pregni. 

Voto finale: 10 

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