MONSTER HUNTER ORAGE di Hiro mashima

Titolo: Monster Hunter Orage
Autore: Hiro Mashima
Volumi: 4
Editore: GP Publishing
Formato: 11.5×17.5

Dopo aver divorato i 4 volumi che lo compongono, mi appresto a recensirvi “Monster Hunter Orage” di Hiro Mashima. Spero che questa recensione sia di vostro gradimento :3. Per comodità suddividerò la recensione in 3 parti: disegni, storia e edizione italiana.

Disegni
I manga oltre ad avere tutte storie differenti hanno anche stili disegno differenti ma Monster Hunter Orage fa eccezione! Infatti lo stile (specialmente quello dei personaggi) è molto simile a quello di Eiichiro Oda(e non solo per le abbondanti curve dei personaggi femminili  ), critica a cui Hiro Mashima non è nuovo. Sorvolando ciò, Mashima ci propone spesso delle tavole molto particolareggiate con uno stile molto pulito.

 


La malinconia di Bianco Mashima ….

Il design di tutti i personaggi principali è ben curato e difficilmente vi capiterà di confonderli, si può dire la stessa cosa per le armi che occupano un ruolo di rilievo all’interno di questo manga. Nota carente delle tavole invece sono gli sfondi, tutti uguali e spesso assenti sostituiti da malinconici sfondi bianchi.

 


È una tigre dai denti a sciabola quella?

Infine i mostri, i veri protagonisti del manga, sono disegnati con uno stile a metà tra il semplicistico e il particolareggiato. I mostri originali del manga soffrono di un design poco ricercato mentre quelli tratti dal videogame sono disegnati bene e fedeli. Infine i combattimenti contro i sopracitati mostri sono spesso confusionari ma soprattutto brevi, 4 pagine di assoluto scervellamento perchè si fa fatica a capire cosa succede (ho dovuto rileggere 2 volte alcuni scontri per capire cosa cacchio era successo)

Storia

Il compito affidato da Capcom a Hiro Mashima è veramente difficile, poichè adattare a manga un videogioco senza una trama particolare non è cosa da tutti. Hiro Mashima riesce a metà in questo difficile compito, regalandoci una trama particolare ma con tantissimi elementi comuni a tutti gli Shonen. Il plot è semplice ma funzionale per il manga: “Shiki è un giovane Monster Hunter, che in seguito agli insegnamenti del defunto maestro decide di partire alla ricerca del drago leggendario Miogaruna.”

La gatta frettolosa fece i figli ciechi …
La prima cosa a cui si pensa dopo aver letto i primi 2 volumi è: “Possibile che questo manga finisca con il quarto volume?”, poichè a quel punto la storia sembra ancora in alto mare e ben lontana dal finale. Questo perchè Mashima agli inizi se la è presa comoda per poi accellerare di brutto verso la metà del terzo volume. Ciononostante il manga si fa sfogliare volentieri grazie alla moltitudine di scene comiche che spezzano il ritmo rendendolo mai noioso.

Goku, Rufy, Naruto, Natsu e … Shiki!
I personaggi sono sugli standard dei più classici shonen. Il protagonista Shiki è il solito personaggio simpatico, che adora abbuffarsi, con degli ideali “buoni” e la cui idiozia è spesso (se non sempre) protagonista dei momenti comici. Poi c’è la formosa partner femminile, Irie, intelligente e agli inizi diffidente (che fa anche rima XD) nei confronti delle capacità del suo nuovo compagno. Andando avanti il manga approfondirà il background di Irie e del maestro di Shiki risolvendo alcuni “misteri” su di loro. Il resto dei personaggi principali è molto meno caratterizzato ma ognuno particolare e differente senza essere uguali.

Edizione Italiana

La GP Publishing ci offre un edizione con formato standard, con alcuni particolari aggiunti come le vignette di “Vita da cacciatore” di Shin Mikuni (Allievo di Mashima) e alcuni mini-poster a colori presenti all’inizio dei volumi. La carta utilizzata è bianca tendente al giallo che al tatto da una sensazione di carta da giornale, cosa che comunque non si nota molto (tranne nella ipotesi in cui voi tocchiate la parte interna del foglio mentre leggete, cosa che non ha senso) mentre l’inchiostro è molto buono.

Voto finale: 4
Commento finale: Monster Hunter Orage è il più classico degli shonen, consigliato solo agli appassionati del videogame e ai lettori più masochisti.

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