Catwoman: Vacanze Romane di Jeph Loeb e Tim Sale; Ed. RW-Lion

Autori: Jeph Loeb (testi),Tim Sale (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Provenienza: USA
Prezzo: € 16,95, 17 x 26, pp. circa 160, col.

Già pubblicato in passato dalla Planeta De Agostini, Catwoman: Vacanze romane (Catwoman: When in Rome) è stato recentemente ristampato in Italia da RW-Lion in un pregevole (e costoso) volume cartonato. Si tratta di una miniserie a fumetti composta da sei numeri e dedicata proprio all’omonimo personaggio di Catwoman, alias Selina Kyle. Il team vincitore dell’Eisner Award composto da Jeph Loeb e Tim Sale si riunisce per raccontare una nuova storia del Bat-verso, dopo il successo degli acclamati Batman: Il lungo Halloween e Batman: Vittoria oscura.

A tal proposito, prima parlare di Catwoman: Vacanze Romane, si rende necessario un breve cenno al contesto nel quale la storia in questione si colloca. La miniserie è ambientata, infatti, parallelamente alle vicende narrate in Batman: Vittoria oscura, entrambe temporalmente successive rispetto ai fatti raccontati in Batman: Il lungo Halloween. Proprio per questo motivo, si consiglia la lettura di questa miniserie dopo aver già letto le altre due. In ogni caso, nonostante il collegamento con le altre serie citate, l’opera risulta comunque comprensibile anche al lettore che non abbia ancora affrontato la lettura delle due miniserie suddette. 

 

In Catwoman: When in Rome, Selina Kyle si reca in Italia, accompagnata dall’Enigmista e da un killer chiamato Blonde (Il biondo), per scoprire qualcosa in merito alle sue misteriose origini e, più in particolare, sui propri genitori. Nel corso della storia, inoltre, Selina sembra ossessionata da ricorrenti incubi nei quali è costantemente presente Batman, che sembra non voler abbandonare Catwoman, nonostante l’enorme distanza da Gotham. L’intera storia si svolge, infatti, in una Roma misteriosa e intrigante, ben lontana da quella che conosciamo. Evidenti i riferimenti cinematografici al cinema USA (es: Vacanze Romane), ma anche al grande cinema nostrano, come quello di Fellini. Nonostante le atmosfere volutamente noir e hardboiled, la storia mantiene sempre un piglio divertente, sia grazie a personaggi come l’Enigmista (in quest’opera apprezzabile come intermezzo comico) o Cheetah (nemica storica di Wonder Woman), che per merito di una sceneggiatura ben curata.

Come già detto, l’opera tratta e riprende gli eventi già visti in Vittoria oscura, e, in particolar modo, l’appassionata storia tra Batman e Catwoman, che vedrà la propria conclusione tra le pagine di un’altra opera degli stessi autori: Batman: Hush.

Ottimo il lavoro grafico di Tim Sale, che realizza tavole ricche di giochi d’ombra e interessanti soluzioni prospettiche. L’artista, in particolare, sembra puntare sulla prorompente fisicità di Selina, sia nelle fasi in cui la vediamo vestire in borghese; che nelle parti in cui indossa i panni di Catwoman. A questo proposito, è importante sottolineare l’evidente riferimento alla Catwoman disegnata da Miller, con i suoi tratti spiccatamente erotici e fetish.

Più in generale, va detto che Loeb e Sale propongono una Catwoman molto vicina a quella milleriana, caratterizzata da una spiccata sensualità, tipica della femme fatales hollywoodiana. Tali riferimenti all’opera di Miller non sono nuovi per la coppia Loeb-Sale, che già nelle due precedenti opere (Batman: Il Lungo Halloween e Batman: Vittoria Oscura), si sono concentrati sui profili più strettamente noir delle trame, introducendo, oltre le consuete nemesi del Crociato Incappucciato, anche personaggi più verosimili come ad esempio il clan Falcone.

Nel complesso, dunque, si tratta di un albo piuttosto valido, che non mancherà di soddisfare le aspettative dei fan di Catwoman e del Cavaliere Oscuto, oltre che, naturalmente, della coppia Loeb-Sale. L’unico neo è rappresentato dal prezzo considerevole (dovuto anche all’edizione cartonata), che si sarebbe facilmente potuto evitare, attraverso la pubblicazione dell’opera su un albo brossurato.

VOTO: 7

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