Justice League #34

L’evento Forever Evil è finito. Il Sindacato del Crimine e la Società Segreta dei Supercrimanali sono stati sconfitti. L’umanità deve ringraziare il suo più grande eroe e nuovo membro della Justice League …….. LEX LUTHOR!

Geoff Johns è sempre stato uno degli scrittori di punta della DC Comics, casa editrice per la quale ha scritto alcune delle sue migliori storie; specialmente con la decennale gestione di Lanterna Verde. il punto di forza delle sue storie è sempre stata la caratterizzazione dei villain: non semplici antagonisti che devono essere fermati dall’eroe, ma personaggi tridimensionali con le loro motivazioni e i loro punti di vista – sbagliati forse – ma che possono in qualche modo essere compresi (basti pensare a Sinestro o Capitan Cold).

Ecco dunque che Johns ci racconta la trasformazione di Lex Luthor da villain a eroe e di come sia entrato nella nuova Justice Laegue, a cui si sono aggiunti Shazam e Capitan Cold, con un lungo flashback che durerà per tutto l’arco narrativo.

Ai disegni troviamo i due “seguaci” di Johns: Ivan Reis e Doug Mahnke che disegnano metà storia ciascuno facendo un’ottimo lavoro entrambi.

Anche la Justice League Dark deve confrontarsi con le conseguenze di Forever Evil: Blight. John Constantine è stato espulso dalla squadra ora guidata da Zatanna; così come dalla Casa del Mistero che non lo riconosce più come padrone. Ma se credete che il buon John accetterà la cosa e rimarrà a ubricarsi in qualche bar, bè dovrete ricredervi. Per Zatanna invece è ora di confrontarsi col difficile compito di guidare una squadra a cui si è recentemente aggiunta l’incognità di Nightmare Nurse.

Chiude questo antologico Lion il penultimo capitolo di Outsiders War, l’ottima saga orchestrata da Jeff Lemire e disegnata dal nostro Sorrentino. Dopo aver scoperto la verità su suo padre e il segreto dell’isola in cui è naufragato, è giunto il momento dello scontro finale tra i clan guidati da Komodo e quelli ribelli in cui è presente anche Katana. I dialoghi e i disegni si combinano in modo perfetto e permettono di seguire le scazzottate senza perdere il filo dei discorsi interiori del nostro Oliver.

Questo antologico è dunque un ottimo starting point che dà al lettore tutto quello che può aspettarsi da un buon fumetto.

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