TWR la (psico)analisi di The Walking Dead 5×05: I Pompieri 2, missione logorroica

Volevate vedere Poliziotta MyseryNonDeveMorire, la carceriera di Ebethe, infilzata dalla balestra di Daryl (anche se, in effetti, la mia frase suona un po’ equivoca)? 
STICAZZI!

La frammentazione del gruppo di superstiti porta con se la frammentazione della sceneggiatura e oggi si va in viaggio con Abraham, il cosplayer roscio di Hulk Hogan, sul chiesabus!

Abraham ed Eugenio discutono sul chiesabus

La puntata si apre con un’imperdibile disquisizione sui tagli di capelli: dalla tinta di Abraham, uno sgargiante pel di carota misto con terra di Siena, fino al taglio fuorimoda di Eugenio.
Pensavo di essere su Real Time a guardare Tabatha Mani di Forbice. Invece no, ero su FOX.

Esaurito l’argomento acconciature, i nostri sono visibilmente a corto di argomenti e così Glenn Grant comincia a fare il gioco del perché con Eugenio MacGyver, io “scienziato” depositario de LA CURA™.

Incalzato dalle domande, Eugenio risponde che LA CURA™ risente della riduzione dei gas di scarico delle auto e, soprattutto, del drastico crollo del numero di scuregge rilasciate nell’atmosfera: questo perché gli zombies non fanno le puzzette.
Glenn Grant è stupefatto, LA CURA™ potrebbe non funzionare perché la penuria di peti ha chiuso il buco nell’ozono! Come aveva fatto a non pensarci prima?
Ma lo zelante Eugenio ha una soluzione anche per questo: “Dopo aver ben dorato una cipolla, unite i fagioli lessati e le cotiche. Lasciate cuocere, coprendo il tegame, per un quarto d’ora. Aggiungete 100gr di pasta a testa, salate e pepate e il gioco è fatto: la pasta con fagioli e cotiche è pronta. Tutti scoreggiano, gli zombie muoiono. Epic win. Fuoco con fuoco. Fuoco nel fuoco sono gli occhi tuoi dentro ai miei.”

Anche stavolta se la bevono tutti, ma il chiesabus, schiacciato dal peso delle supercazzole di Eugenio, esplode all’improvviso.

La gita parrocchiale è interrotta e, sotto la guida del pacato Abraham, i nostri si ritroveranno in una libreria.
Dopo aver reso potabile l’acqua della tazza del cesso scaldandola con una palla di carta bruciata, per Glenn Grant e l’Hulk Hogan roscio è tempo di confidenze intime.
Il loro scambio di battute è talmente intenso che, ascoltandolo, sono stato crivellato da una sventagliata di colpi di sonno.
Glenn Grant: “Ah, tuttappost?”
Hulk Hogan Roscio: “Mmmm, beh.”
GG: “C’è ‘no zombie…”
HHR: “Stica, vado a scopà” 

Questo dialogo, degno di Aspettando Godot, si conclude con un vigoroso coito tra il Roscio e Rosita la Malvestita una signorina che, se non fosse così malvestita, non sarebbe poi malaccio. O no?

Eugenio, l’incontrastato protagonista della stagione che una ne fa e cento ne pensa, ci mostra una sua nuova peculiarità: è un guardone! E, anche se non ve ne eravate accorti, un suo cameo lo rivelava già alcune stagioni fa. Prima ancora che entrasse a far parte del cast:


Questo vi era sfuggito, dite la verità!

Purtroppo mentre tirava il collo allo struzzo, Eugenio viene interrotto dal cadetto Tette Mahoney, la cognata del governatore con la ghiandola mammaria sblusata. Il cadetto T. Mahoney, amichevole e stucchevole come un puffo, dice ad Eugenio di confidarsi con lei che tanto morirà presto e non avrà modo di spifferare niente a nessuno.
Eugenio allora tira fuori dal cilindro l’ennesimo capolavoro: il chiesabus l’ha fatto saltare in aria lui mettendo delle lampadine rotte (e i fagloli con le cotiche) nel serbatotio della benzina. 
Genio assoluto.

 

A questo punto il piano di Abraham per portare Eugenio a Washington e salvare la galassia, prevede di mettere in moto un camion dei pompieri. 

Dopo aver usato ogni mezzo di locomozione, scuolabus, camper, chiesabus, utilitarie, carroarmati ed Harley Davidson è il turno del camion dei pompieri ma ecco, immancabile, la solita ondata di zombies che erano lì nei paraggi a bighellonare.
Stavolta l’eroe di giornata sarà Eugenio che, come Grisù, da bambino voleva fare il pompiere. Col potentissimo getto del suo grosso idrante (ok, avete ragione: pure stavolta suona male) lo “scienziato” sbriciola i cadaveri ambulanti.

Qui scatta il secondo incomprensibile dialogo di giornata.
Maggie Patata si avvicina ad Eugenio e, prendendo spunto dal suo orribile taglio fuorimoda (un mullett anni ’80), fa un volo pindarico parlando in ordine sparso di: Sansone, un leone, il miele e la fatina dei denti. Mancavano solo i due liocorni…

I nostri si rimettono prontamente in cammino e, poco dopo, si ritroveranno dinnanzi una fattoria di trentordicimillemila ettari con una densità abitativa di uno zombie per cm².
Il Roscio è ostinato e decide che – non solo dovranno passarci in mezzo – ma dovranno farlo eseguendo un moonwalk con le mani legate. Eugenio si rende conto che adesso è davvero troppo e confessa: lui non è uno scienziato, è solo un fanboy di MacGyver che, fingendosi il suo idolo, sosteneva di poter debellare l’apocalisse zombie con la pasta e fagioli.

Però c’è comunque un certo gruppo di coglionazzi che gli ha creduto. Onestamente non so a chi dare la colpa…

Abraham, sconvolto, chiede ad Eugenio: “Hai idea di quanta gente sia morta per salvarti la vita?”
Eugenio, con una memoria idetica degna di Sheldon Cooper, inizia a snocciolare nomi: “Sono morti Sattere, Mannago, Patagarro, Pattagaio, Pattaghero, Fanneio, Pattanino, Fannango, Franco e quel tale Bob.”

La reazione del Roscio non è troppo conciliante…

Ma non dimentichiamo che la puntata ci ha offeto anche un gustoso flashback sulle origini di Abraham.
Eccole:

Dai, che si scherza. 
Nel suo flashback, Abraham ha appena sfondato a pugni il cranio di una dozzina di persone che volevano rubargli un barattolo di fagioli all’uccelletto precotti.
La moglie ed i figli, leggermente turbati da questa esplosione di rabbia per un barattolino di fagioli (peraltro scaduti), sono scappati e si sono fatti mangiare dagli zombies. A quel punto entra in scena Eugenio e con il Roscio è amore a prima vista.
Bello, no?
No. 

Insomma, dopo 3 puntate di buon livello e lo speciale medical drama della scorsa settimana, ecco una puntata piena di dialoghi tanto lunghi quanto demenziali (io quello tra Maggie ed Eugenio vi giuro che non l’ho capito, spero che qualcuno mi venga in soccorso nei commenti).

Come insegnava Jack Nicholson in ‘Terpia d’Urto’, Abraham scoprirà i miracolosi effetti della parola ‘Gusfraba’ sul controllo della rabbia?
Maggie Patata si ricorderà di menzionare, almeno per sbaglio, la sorella scomparsa?
Il cadetto Tette Mahoney riuscirà a fare la mastoplasica prima di essere mangiata da uno zombie?
Ma soprattutto: Rick la smetterà di ridere alle spalle del roscio credulone?

 

Queste e molte altre risposte nel prossimo appuntamento con The Walking Rec!

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