Romics d'autunno 2014

L’edizione del Romics autunnale 2014, anche quest’anno, si conclude con un misto di malinconia e serenità, direi che la frase classica che più si sposa con la situazione è: “Tornammo a casa, stanchi ma felici”. 

Alla fine non resta che prendere il solito bus, tornare a casa, entusiasmarsi per gli acquisti fatti, emozionarsi nel rivedere quelle fotografie che già parlano di un passato distante (pur non essendolo realmente), relegato in un qualche spazio-tempo lontano, un mondo parallelo, finché il sonno porterà al risveglio nella realtà quotidiana.
Ciò che resta sono bei ricordi.

Il Romics, principale fiera dell’animazione, del fumetto e dei giochi di Roma, si impone ancora come punto nevralgico per i veri appassionati del genere, non solo per la sua grandezza ed il suo pubblico di appassionati, ma anche per i tanti nomi importanti che si susseguono di anno in anno per il Romics d’oro, portati poi agli stand per autografare o dedicare un disegno ai propri fan. Posso affermare che il Romics d’autunno può gareggiare benissimo per un secondo posto nella classifica delle più importanti fiere d’Italia, dove, da anni, si impone al vertice il Lucca Comics & Games, l’evento per eccellenza.
Con Lucca c’è poco da gareggiare visto che genera un vero e proprio carnevale all’interno della sua città vecchia; ma il Romics non è da meno, almeno nella gara Cosplay, che, indubbiamente è la più importante d’Italia. Solo nel Romics autunnale, infatti, si può gareggiare per puntare al World Cosplay Summit (WCS), il titolo che dà alla coppia vincitrice la possibilità di passare due settimane in Giappone, Nagoya per l’esatezza, e gareggiare a livello mondiale. In più si può anche parteciare alla gara per essere scelti come primo rappresentante dell’Eurocosplay (il secondo è scelto al Napoli Comicon), gli “Europei del Cosplay” che si tengono ogni anno a Londra. 

Con orgoglio posso dire che l’Italia vanta vari premi in questa competizione!

Il Romics si svolge, ormai da anni, alla Nuova Fiera di Roma, in una struttura ottima (a mio avviso) per  un evento del genere: concilia grandi capannoni ben areati (seppur quando sono pieni di gente non basta neanche tutta l’aria condizionata e le porte aperte) che occupano stand pieni di fumetti e merchandising vario, con l’area giochi e film, mentre un terzo capannone è dedicato interamente all’accoglienza del pubblico per la gara Cosplay, ad aree esterne ricche di giardini, viali e corridoi ma sempre ben coperti per il sole e la pioggia; ma non mancano nemmeno aree dove si estendono grandi terrazzi scoperti. Insomma, sia con la pioggia che col sole, la Nuova Fiera di Roma dà la possibilità a tutti di divertirsi all’aperto o al chiuso.
Nota dolente sono i trasporti che tanto nel quotidiano che nello straordinario a Roma, capitale d’Italia, sono a dir poco carenti. Il mezzo che porta all’evento è il treno che va fino a Fiumicino Aeroporto, che, nei giorni normali, basta a malapena per caricare, trasportare e scaricare i passeggeri, ma nel periodo fieristico la frequenza dei treni è evidentemente troppo bassa per l’enorme e crescente numero di persone. Personalmente ho dovuto più volte far partire un treno e aspettarne un altro, ma altre persone ne hanno saltati addirittura due o tre, perché sempre pieni di persone dirette al Romics. Per non parlare del disagio che si viene a creare per chi, con almeno un paio di valige, deve recarsi all’aeroporto in tempo per il check-in! Insomma, un vero disagio per tutti.
Spero che prossimamente Trenitalia e il comune di Roma si mettano d’accordo per far transitare molti più treni e mettere una forza dell’ordine che controlli le banchine delle varie stazioni, dove i ragazzi si accalcano, spesso, oltre la linea gialla, per cercare di entrare prima; magari accompagnare questa figura con quella di un controllore, che, direttamente sulla banchina chiede o fa il biglietto ai viaggiatori, com’è accaduto nel mio ritorno verso casa. Su questo argomento ho idee ben chiare: è giusto pagare il biglietto e farlo pagare, ma che in compenso ci siano servizi adeguati alla situazione, specie per chi deve andare all’aeroporto pagando (per sole due fermate in più) un biglietto di 8€ (quando fino a Fiera di Roma basterebbe quello da 1,50€) e trovando un servizio inefficiente che li fa arrivare in ritardo. D’altronde il Romics è un guadagno che non va solo in direzione della fiera, ma anche di tanti altri elementi: luoghi in cui albergare, mezzi pubblici e privati ecc. per questo deve essere fortemente sostenuto e incentivato.

 Ma torniamo all’evento in sé: stando ben attenti si possono cogliere ottime occasioni di prezzi; seppur quest’anno ho trovato l’articolo che mi interessava a prezzo pieno, ho visto e constatato che si possono fare buoni affari specialmente a fine fiera.

C’è una bella sezione games, anche se in parte a pagamento, dove si possono non solo (ri)provare le vecchie glorie che si trovano nelle ormai rare sale giochi, ma anche le nuove uscite che ci proiettano verso il futuro in un mondo tridimensionale!
Si praticano i tornei di spada, liberi o a pagamento, si seguono i corsi per imparare le tecniche base della spada laser o di quelle più classiche; in più, quest’anno un angolo era dedicato all’anniversario di Ghostbuster! Dove, chiunque, gratuitamente, poteva provare l’attrezzatura per sconfiggere e catturare i fantasmi! Un vero sogno per chi è cresciuto negli anni ’80 o ’90.


Oltre la vasta gamma di gadget, modellini, action-figure e fumetti (che spaziano tutti dai più vecchi ai più moderni di ultima uscita) c’è la sezione dedicata ai film e telefilm, dove numerosi cartelloni espositivi, a volte fatti appositamente per le fotografie (come quello de “I Guardiani della Galassia“, dove la gente poteva mettersi in mezzo ai protagonisti e scattare la propria foto segnaletica), e tanti stand che ricostruiscono i luoghi tipici o emblematici di un determinato telefilm, fanno catapultare gli spettatori nel mondo dei loro amati personaggi come: sedersi sul trono di spade, entrare nel mondo di Star Wars o Star Treck, salire su uno dei tetti di Gotham accanto al bat-segnale ecc., il tutto in compagnia di bellissimi cosplay, che renderanno le fotografie ancora più belle e vere. Inoltre, al centro di quest’area si erge un piccolo palco su cui salgono vari ospiti legati specialmente alle serie tv e dove vengono proiettati gli ultimi trailer dei film d’imminente uscita più apprezzati dal pubblico di Romics.
Una nota dolente è stata l’assenza di un concerto (o, almeno, non ho saputo niente a riguardo), che prima era collocato verso la fine della gara cosplay, quando i giudici si radunavano in separata sede per deliberare e molte volte ci impiegavano anche un’ora! Così, quello spazio “morto” diventava il momento più vivo e carico d’adrenalina di tutte le giornate di fiera! Era bellissimo, dopo un pomeriggio passato a guardare la gara cosplay, poter riprendere vigore sotto le note delle sigle animate. Il bello di questo evento era che spesso si trasformava in una vera e propria festa improvvisata. Indubbiamente il finale migliore per un evento così importante!
L’assenza di tutto ciò e la conclusione del Romics con la semplice gara e premiazione lampo, soddisfa, ma non in pieno. Hanno tentato di rimediare all’assenza di musica live con un karaoke, ma è del tutto differente l’impatto sul pubblico di un cantante più o meno bravo e sconosciuto rispetto ad uno affermato col quale si è cresciuti ascoltando le sue canzoni. Lo dissi anche nella scorsa recensione e lo ribadisco: reintroducete il concerto finale e l’assegnazione dei premi solo alla fine delle varie esibizioni, in altre parole, fate come prima.

Passiamo alla nota più interessante di ogni fiera del fumetto: il cosplay!

Sono andato solo nel week-end, proprio perché sono i giorni dove si possono trovare più cosplay, ma a vista il sabato erano molti di meno rispetto al solito, nonché tantissimi cosplay fatti veramente con poco, giusto per prendere lo sconto all’entrata, mentre la domenica c’era un vero e proprio tripudio di costumi!
Il Romics, come tutte le fiere dello stesso genere, può servire anche per osservare le tendenze generiche dei fan attarverso cosplay prima diffusissimi, mentre ora sono ridotti a pochi esemplari o addirittura sono spariti (p.es. Misa Amane di Death Note, Naruto, Sampei, Tomb Rider ecc.), si può notare un incremento sempre maggiore di cosplay tratti dai videogiochi e da serie animate/film spesso poco conosciuti o addirittura mai doppiati in italiano; effetti della rete. Infatti, nelle prime mie esperienze al Romics (risalenti al 2009) notavo un gran numero di cosplay relegati ai cartoni anni ‘70/’80/’90, insomma quelli dell’infanzia di tre generazioni o più, spesso rivolti ai prodotti giapponesi, mentre i Disney venivano usati ma in minore quantità; oggi gran parte dei cosplay di quelle annate sono spariti o ridotti, mentre i Disney o Disney-Pixar (con mia grande felicità) hanno preso man mano piede, tant’è che nella giornata di sabato quelli erano i più interessanti da fotografare. E’ interessante notare, in questo ambito, come un cosplay quasi abusato come quello di Merida, in questa edizione sia diventato improvvisamente più raro, sostituito a gran voce dai vari personaggi di Frozen, in particolar modo Elsa e Anna.

Per quanto riguarda nel nuove tendenze va menzionato anche “Il Trono di Spade“, serie ormai popolare che ha conquistato tantissime persone!
Per vedere i migliori, non solo nella realizzazione del costume, ma anche nell’interpretazione del personaggio, però, bisogna attendere la domenica pomeriggio, quando la gara cosplay inizia! Il livello quest’anno è stato notevole ed a vincere è stata la coppia che ha portato sul palco del Romics due Evangelion, la cui fattura del costume, unita alla mobilità, era veramente impressionante! Sono sicuro che porteranno alta la bandiera del cosplay italiano anche a Nagoya al WCS.


Quasi scontato, ma giusto, ricordare che la presenza di cosplay legati al mondo DC, Marvel o Lucas, è perennemente al top! Bellissimi costumi e interpreti, nonché la consueta parata del mondo di Guerre Stellari, con JediSith e i rispettivi stendardi!

   

In conclusione: il Romics d’autunno rimane una piccola perla nel suo ambito, ma avrebbe bisogno di ritrovare alcuni elementi che la facevano ancora più bella e introdurne di nuovi, come più attività per i partecipanti (che non siano per forza a pagamento), come una caccia al tesoro o un gioco di ruolo live, insomma mancano questi piccoli, ma importanti, coinvolgimenti (fra cui il concerto) per rendere la fiera, veramente ottima!
Tutto ciò mi è stato anche confermato da un Gesù (cospaly), che scalzo e pio si è diretto al Romics a piedi; e se lo dice lui…

Ultima notizia: è nata ExPlay, che a quando ho capito, è una crociera riservata ai Cosplay e non solo. Su una bellissima nave MSC si solcherà il mediterraneo per una settimana, toccando varie città italiane ed estere, consentendo ad ogni attracco, una vera e propria invasione di cosplay in città!

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