TWR la (psico)analisi di Gotham 1×01: la lunga notte dell'investigatore Gordon

‘Cinefumetti, cinefumetti ovunque’ e adesso ‘TVfumetti, TVfumetti ovunque’. La comics invasion sul piccolo schermo prende sempre più piede e quest’anno, oltre alle riconferme di Agents of S.H.I.E.L.D., Arrow ed all’ormai consolidato successo di The Walking Dead, è in arrivo un vero e proprio assalto: Daredevil, Flash, Constantine, Agent Carter, iZombie (senz’altro la meno attesa) e Gotham (probabilmente la più attesa).

Le aspettative da parte mia erano ben poche, a partire dalla scelta del protagonista Ben McKenzie, ex belloccio e dannato in The O.C. … 
– CaliforniaaaAAA, CALIFORNIAAAAAAAAAAAA! HERE WE COOOOOOMEEEE! –
…per concludere con la discutibile scelta di ambientare una serie a Gotham City senza che potesse comparirvi l’elemento più fico dell’universo di Batman, ovvero Batman. Ed invece dopo la visione del primo episodio della nuova serie Fox mi sono ricreduto.

Trattandosi di serie ambientata a Gotham, elemento indispensabile è che ci sia qualcuno che svolazzi sui tetti contemplando la città da una scala antincendio o da un gargoyle. In mancanza di Batman, il ruolo dello ‘svolazzatore mascarato’ è affidato ad una giovane Selina Kyle/Catwoman che, ben presto, si imbatterà nella morte che ha subito più remake nella storia di tutti i media: l’omicidio di Thomas e Martha Wayne.
Se avete una colossale sensazione di déjà vu, tale da farvi girare la testa, è tutto normale…


…e queste non sono neanche tutte le volte che sono morti!

Sulla scena del crimine giungerà presto il giovane Jim Gordon, ex-impiegato dell’Enel appena assunto dal GCPD, da qui la frase che dirà al piccolo Bruce per consolarlo: “Ci sarà luce Bruce, basta pagare la bolletta.

A questo punto verranno introdotti tutta una serie di personaggi del Batman-verso: Oswald Cobblepot/Pinguino, Barbara Kean (in ogni serie che si ripetti c’è almeno una patata), Edward NygmaCarmine Falcone ed un character inedito: Fish Mooney (trad. Pesce Sooldi) che è interpretata Jada Pinkett-Smith, la moglie di Will Smith. 


“Ciao sono Barbara, l’interesse amoroso del protagonista. Naturalmente patata.”

Uno dei punti di forza di Gotham è proprio l’ottimo casting. Innanzitutto, con mia grande sorpresa, devo dire di aver parecchio apprezzato McKenzie nelle vesti del giovane Gordon, e poi Donal Logue, il corrotto borderline Harvey Bullock, e Robin Lord Taylor, il Pinguino, sono davvero azzeccatissimi nei rispettivi ruoli. Una piccola curiosità su quest’ultimo: l’attore che interpreta Cobblepot ha fatto una breve comparsata nell’episodio 4×04 di The Walking Dead nel ruolo di Renato Spacciati, una comparsa sacrificabile mandata impietosamente a morire dal solito scriteriato Rick (qui di seguito il link alla psicoanalisi di TWD 4×04: Il Tavernello di Bob).
Nota sul registro invece per Sean Pertwee, stizzito ed imbalsamato nel ruolo di Alfred Pennyworth, storico maggiordomo di casa Wayne. Intollerabile.

Oltre al casting, l’altro elemento convincente è il comparto tecnico. Una buona regia ed ambientazioni molto curate e d’effetto. Un aspetto, quest’ultimo, fondamentale soprattutto considerando che non era facile dare la giusta atmosfera ad una città che porta un nome così importante. Ma si vede che Fox ha investito parecchio (anche economicamente) sulla serie.

Insomma Gotham si rivela una piacevole sorpresa: un procedurale ben curato che ruota intorno all’omicidio più celebre della storia dei fumetti. Proprio per questo motivo, però, la serie da anche una sensazione di incompiutezza, una specie di coito interrotto inconscio: sai che lì c’è Bruce Wayne ma sai anche che Batman (e la sua vocina roca) in questa serie te li puoi scordare.
– Non c’è Batman??? NOOOOOOOOO!!! –
Non arriverà mai il giorno in cui Gotham (la città) non avrà bisogno di Batman ma, se riusciremo a non pensarci, Gotham (la serie) potrà rivelarsi sicuramente godibile.

Alla prossima amici di The Walking Rec, io vi saluto e vi ricordo che di seguito trovate il link alla mia pagina FB:

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