The Walking Dead #15 (mensile) – Fuori dal gregge

Anche questo mese Saldapress porta nelle edicole l’albo mensile di The Walking Dead con il numero #15 dal titolo Fuori dal gregge.

Il mese scorso è iniziato un nuovo arco narrativo che vede il gruppo di Rick impegnato ad affrontare un viaggio in direzione Washington in compagnia di tre personaggi molto particolari: un guerriero vichingo dei giorni nostri (Abraham), la sua compagna (Rosita) ed un sedicente dottore con delle informazioni molto importanti sull’apocalisse zombies (Eugene).
Ovviamente dopo gli sconvolgenti avvenimenti della prigione, la storia accusa un fisiologico calo di ritmo. In questo numero, infatti, vediamo il gruppo itinerante accamparsi per recuperare le forze. Rick, Abraham ed il piccolo Carl decidono di andare alla stazione di polizia in cui lavorava Rick per vedere di recuperare delle armi. Una volta partiti, però, i tre verranno attaccati durante il sonno da dei loschi figuri ma Rick ed Abrham si “trasformeranno nei mostri” che sono diventati e faranno fuori i loro aguzzini.
Qui seguirà la scena più toccante dell’intero albo, ovvero, Rick con Carl che finge di dormire sulle sue gambe ed Abraham al suo fianco, i quali confessano uno all’altro tutte le mostruosità che hanno subito ma che sopratutto hanno commesso.
Durante questa piccola scampagnata fuoriporta Rick ritrova Morgan (ve lo ricordate?), in stato confusionale a causa dalla morte del figlio e dalla solitudine. Lo sceriffo deciderà, dunque, di portarlo con se ma, durante il viaggio di ritorno all’accampamento, i quattro si troveranno nel bel mezzo di un “gregge” (un enorme gruppo di zombies) in una tavola molto suggestiva ed ottimamente resa dal disegno di Adlard.

Kirkman tiene viva l’attenzione de lettore con nuove prospettive e nuovi personaggi da scoprire in un viaggio che presenta molte insidie ed un enorme punto interrogativo su quello che il gruppo troverà una volta giunto alla meta.
In definitiva, nonostante un piccolo calo narrativo, ci troviamo di fronte a situazioni e personaggi in continuo mutamento. E’ proprio questo il bello di The Walking Dead.

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