Who Watches Before Watchmen? Dr.Manhattan #1-#4 di Straczynski/Hughes

A J.Michael Straczynski, nell’ambito del progetto Before Watchmen, sono state affidate le miniserie su Gufo Notturno, Moloch e Dr.Manhattan. Mentre sul Gufo e su Moloch ha fatto un lavoro godibile ma di certo non memorabile, su Manhattan JMS ha utilizzato tutto il suo talento di poliedrico sceneggiatore per regalarci uno story-arc affascinante e molto molto originale.

Il concetto del tempo, del pericolo nucleare e la fisica dei quanti sono tutti aspetti fondamentali dell’opera originale di Moore e Gibbons e sono i cardini su cui Straczynski a deciso di impostare i 4 albi dedicati a Jon Osterman/Dr.Manhattan.

Nel primo numero “Cosa c’è nella scatola” Jon riceve un regalo per il suo nono compleanno, sarà questo l’espediente utilizzato per spiegarci cosa ci aspetta: “La fisica quantistica dice che, fintanto che una scatola resta chiusa, potrebbe contenere qualsiasi cosa, in qualsisasi stato dell’esistenza. L’osservatore influisce sull’osservato e, a ogni passo, crea nuovi universi e nuove possibilità“.
Jon, nei suoi viaggi, contempla il passato ed il futuro trasformandosi in un osservatore quantistico, verranno così inconsapevolmente generati una serie di universi paralleli: mondi in cui Jon Osterman non é mai diventato il Dr.Manhattan, realtà in cui l’atomica ha condotto alla fine del mondo.

Manhattan é un personaggio freddo, un calcolatore razionale ossessionato dalla logica, nonostante ciò Straczynski ed Hughes riescono a rendere poetica la sua epopea, come poetico é il capitolo IV di Watchmen “L’Orologiaio” da cui vengono, naturalmente, ripresi parecchi spunti e, tra ricordi passati e futuri possibil, verremo coinvolti in un doloroso viaggio fatto di rinunce ed affetti perduti.

Il lavoro grafico di Adam Hughes é di grande livello, non solo per il tratto efficace e pulito o per i soliti straordinari volti femminili, ma anche per l’originalità e la potenza di alcune tavole. Il quarto albo, dal titolo Cambi di Prospettiva regala infatti un dialogo tra Manhattan ed Adrian Veidt con tavole ribaltate che mostrano via via i pensieri e le parole dei due. La differente visione del mondo e del futuro di Veidt, il più intelligente e cinico degli uomini, ed Osterman, un distaccato semidio, viene così ulteriormente enfatizzata da un confronto visivo di grande impatto.

Il risultato é un ibrido tra un what if… ed un racconto a bivi che però conduce ad un finale coerente con la trama originale del maestro Moore. Nelle pagine finali Straczynski ed Hughes osano spingersi fino ad un breve e sosprendente After Watchmen. Che sia il preludio ad una nuova iniziativa editoriale DC?

Voto 7,5

 

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